SAN GALGANO
SAN GALGANO
Luogo mitico e leggendario, oggi perlopiù scelto come meta esclusiva per matrimoni indimenticabili, l’abbazia di San Galgano è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più suggestivi presenti in Toscana. La grande abbazia di San Galgano di cui oggi rimangono i suggestivi ruderi è infatti legata alla conosciutissima leggenda, alimentata dal mito “arturiano” della Spada nella Roccia che ha poi stimolato registi e sceneggiatori. Sembra infatti che l’Abbazia nacque in principio come Cappella e piccolo Monastero sul Monte Siepi, luogo dove stando alla leggenda si ritirò a vita eremitica il cavaliere chiusdinese Galgano Guidotti e dove conficcò la sua spada nella roccia prima di morire, circa un anno dopo da quell’evento (1181 circa). Un secolo dopo i lavori di costruzione dell’abbazia erano completati (consacrata nel 1288) e la sua importanza crebbe fino al XIII secolo quando diventò la fondazione cistercense più potente in Toscana. Le origini di una crisi nella imponente struttura, risalgono alle carestie e peste del 1300 che causarono nella comunità monastica una profonda crisi. Questa si acuì lungo tutto il secolo successivo, fino ad un semi abbandono del monastero. Nel 1500 l’abbazia, ridotta numericamente all’osso, fu affidata ad un abate commendatario che dette il colpo di grazia al complesso, vendendo anche il piombo presente nella copertura del tetto. Da lì a poco iniziò un lento processo di degrado che, nel 1786 si aggrava per opera di un fulmine che fece crollare anche il campanile. I successivi restauri di fine Ottocento e inizio Novecento di tipo conservativo hanno permesso di mantenere quello che oggi rimane di questa imponente Abbazia, dei ruderi che ogni anno attraggono migliaia di visitatori da ogni parte del mondo.