SAN GIMIGNANO

perla del medioevo

SAN GIMIGNANO

Unica ed esclusiva, San Gimignano è forse il borgo storico che meglio rappresenta il medioevo italiano. Le sue 14 torri che ancora oggi rendono così unico il profilo cittadino non sono che una piccola testimonianza della potenza e ricchezza che raggiunsero alcune famiglie locali, fino a vederne svettare ben 72 agli albori del trecento, quando la città vide il periodo di massimo splendore. Figlia della strada, in quanto il borgo iniziò a svilupparsi lungo la direttrice della Via Francigena, San Gimignano già nell’anno mille era cinta da mura con Castello al suo interno. L’espansione della città continua senza sosta tra l’XI° e XII secolo, periodo durante il quale la città si libera dal potere del Vescovo fino a costituirsi in libero comune (1199). La posizione strategica della città, lungo la via Francigena, agevolò un sofisticato sistema di commerci e scambi ad ampio raggio che San Gimignano fu in grado di sviluppare facendo crescere le ricchezze di tanti mercanti sangimignanesi che poi dettero il via alla costruzione delle diverse torri, simbolo di potere del locale ceto mercantile. Oggi san Gimignano è da tutti considerata un città-museo dove il tempo sembra come sospeso, ma in realtà è una città in fermento continuo ricca di contaminazioni artistiche ed eccentriche proposte culturali, non stupisce che in città si trovi una delle Gallerie di Arte Contemporanea più conosciute al mondo “Galleria Continua”. Oltre ai musei e la storia stratificata in ogni angolo, piazza o vicolo del borgo, qui si trovano ristoranti, botteghe, musei, enoteche dove bere Vernaccia e uno dei gelati più buoni al mondo, un posto dove è impossibile annoiarsi!

COSA VEDERE

Si accede al borgo tramite due splendide porte gotiche ad arco ribassato, Porta San Giovanni e Porta San Matteo, unite dal tracciato della Via Francigena che attraversa la città. Al suo interno un dedalo di stretti vicoli e viuzze, scale, antiche chiese e straordinari palazzi signorili che trovano il loro punto di equilibrio nelle due adiacenti piazze, del Duomo e della Cisterna, quest’ultima a pianta triangolare con pavimento interamente in cotto. Su entrambe le piazze si affacciano numerose case-torri duecentesche, mentre su Piazza Duomo si trovano il Palazzo del Popolo con all’interno il Museo Civico che custodisce preziosi dipinti di Lippo Memmi, Coppo di Marcovaldo, Pinturicchio e Benozzo Gozzoli solo per citarne alcuni e la Collegiata di Santa Maria Assunta che si raggiunge attraverso una scenografica scalinata. Risalente all’anno Mille, la chiesa è divisa in tre navate, con le due laterali che sono interamente decorate con Episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Al suo interno anche la cappella di Santa Fina. Verso la Santa è rivolta da secoli una smisurata devozione da parte della città, ancora oggi percepita. Proseguendo dietro la Collegiata, una serie di scalinate conducono alla rocca di Montestaffoli, situata sul punto più alto della città e dove si trova l’unica torre rimasta che offre un panorama mozzafiato sulla città e su tutta la campagna senese circostante. Lasciandosi alle spalle la rocca si prosegue lungo Via San Matteo per raggiungere Piazza S. Agostino. La Piazza ha una pavimentazione singolare, a lisca di pesce e a coltello, su cui aprono la Chiesa romanica di S. Pietro e la chiesa di Sant’Agostino. In perfetto stile gotico la chiesa di Sant’Agostino ha una sola navata con abside rettangolare ed è fiancheggiata da cappelle minori, fu costruita alla fine del ‘200. Di particolare pregio la vita di S. Agostino affrescate da Benozzo Gozzoli sulle pareti del coro.